giovedì 7 maggio 2009

Allegato n. 1


Scusa se ti scrivo una lettera invece di venire a cercarti nei Giardini per dirti tutto quello che ho nel cuore : è che ho paura di non riuscire a parlare, di sentire la gola stringersi in un nodo. Sì, insomma ho paura di scoppiare a piangere. Non dire che sono una bambina... Invece è proprio questo il punto: sono una bambina se ho paura a darti il mio amore, se mi lascio prendere da questo remoto timore del legame, dal cruccio di cosa penserà la gente.

Ma io voglio cambiarti, voglio che tu smetta con l'alcool, con la droga, con i furti. Non riesci a renderti conto che ogni giorno che passa tu muori un po' di più? È così e io sono una vigliacca perché non me la sento di barattare il mio benessere di ragazza modello con la felicità, quel poco di felicità che riesco ad avere quando sono con te, quella felicità limata via minuto dopo minuto da quel veleno che ti inietti nel corpo e che ti ruba la mente.

Ma io ti voglio bene e sai quanta fatica e quanto dolore mi costi scrivere questa lettera: lo capirai anche tu dalla calligrafia stentata e dalle lacrime che macchiano il foglio di tanti laghi blu, i laghi blu dei tuoi occhi quando ti ho conosciuto che ora l'alga rossa della droga ha trasformato in due pozze d'acqua senza vita. Quel bacio all'Idroscalo lo ricorderò per tutta la vita: mi è sembrato di sognare quel pomeriggio di primavera mentre la radio trasmetteva le partite e i bambini giocavano tra l 'erba e l 'acqua.

Perciò ti prego : torna quel ragazzo dolce che eri allora, lascia tutto quel male che ti porti dietro e vieni da me. Ti aspetto a braccia aperte per darti tutto il mio amore. Aspetto il ragazzo di quella giornata di primavera all'Idroscalo.
Un grosso bacio.
Milena

"Marescia', abbiamo trovato un ragazzo morto per overdose ai Giardini. Non ci sono documenti. Solo una lettera di una ragazza di nome Milena".
"Fammela leggere, va'".


Ditz, "Writing home", 1984