sabato 21 agosto 2010

Automobilisti


Igor Santinelli aveva uno stile di guida molto veloce e aggressivo: compiva sorpassi anche con la linea continua e i segnali di divieto, lampeggiava alle macchine più lente che si trovava davanti, non rispettava la segnaletica orizzontale e aveva già perso parecchi punti della patente con relative multe.

Gianni Longo invece guidava con prudenza: rispettava i segnali, usava sempre gli indicatori di direzione, lasciava attraversare i pedoni e non si spazientiva neppure in coda. Non aveva mai preso una multa, neppure per divieto di sosta. Tutte le volte che i vigili o la Polizia stradale lo fermavano per un controllo trovavano tutto in regola.

Un giorno d’estate Marta, la giovane e bella moglie di Igor, era a letto con l’amante. Era un venerdì e si ruppe l’impianto dell’aria condizionata nella fabbrica dove Igor lavorava. Il capufficio autorizzò gli operai a uscire un’ora prima dal lavoro e, guidando veloce, Igor tornò a casa e sorprese Marta nuda a letto con un uomo. Imbracciò il fucile con cui andava a caccia di cinghiali e sparò prima a lei e poi a lui. Lo condannarono all’ergastolo.

Lo stesso giorno anche Giulia, moglie di Gianni, era a letto con l’amante. Anche Gianni, che era collega di Igor, grazie al contrattempo dell’aria condizionata, uscì prima del solito dal lavoro e, con la consueta attenzione, arrivò a casa presto ma non abbastanza da sorprendere Giulia nuda a letto con il suo ganzo. Lo salutò mentre questi usciva dalla portineria e continuò la sua vita normale, guidando con prudenza.