sabato 26 novembre 2011

Lettera non spedita (IV)

 

Carissima Paola,

posso racimolare tutto il coraggio che ho perché ho deciso che questa lettera non te la spedirò mai: la terrò per me considerandola un punto fermo, un trampolino di lancio, il momento in cui salvi gli archivi del computer in un floppy-disk ben sapendo che se dovrai cancellare tutto quello che avrai fatto, in futuro dovrai ritornare a questo punto.

Scusa se sono così elaborato, è uno stilema, così come lo è il rivolgermi a te pur sapendo che mai leggerai questa mia lettera. E dunque cominciamo, eliminati i convenevoli.

Chi sei oggi tu per me? E, di riflesso, chi sono oggi io per te? Se ci incontrassimo per strada, per caso, o in qualche locale, se ci riconoscessimo, cosa potremmo dirci? Cosa avremmo da dirci?

Andiamo per ordine: tu sei stata la mia vita per qualche tempo e, probabilmente, neppure lo sapevi. Eri la fonte delle poesie, protagonista dei sogni, dei desideri, delle illusioni; come i sogni sei svanita un giorno, sei uscita dalla mia vita e fu un ritorno alla realtà, non così brutale, a dire il vero. Sei un ricordo piacevole e rimpianto, oggi. Sei un'aspirazione, la gioventù che fugge ed è doloroso il volgersi indietro ma pure inevitabile è il piacere che deriva dal ricordo.

Io per te chi sono oggi? Penserai ancora a me? E in quale modo? Sono domande a cui non so rispondere e mai avrò l'ardire di chiedertelo, se mai ti incontrerò. E se ti incontrassi, di cosa parleremmo? Del lavoro, certo, di come adesso viviamo. Ma del passato cosa potremmo dire, come potremmo giudicarlo? E chi di noi potrebbe portare il discorso su quei tempi? Ci sarebbe poi da dibattere la spinosa questione del perché tutto è finito, le colpe, gli eventi e il rivangare potrebbe essere nocivo al risorgere di un'amicizia.

Non dico che ti vorrei dimenticare, ma solo che vorrei lasciare le cose al caso: se ci incontreremo sarà per caso e non sarò io a cercarti, a fissare un appuntamento. Per ora viviamo come abbiamo fatto fino ad ora: se qualche cosa dovrà succedere tra noi, succederà. Fatalista? Può darsi... Forse sono solo deluso e ho deciso di ricominciare.

 

FOTOGRAFIA © STUDENT BRANDING