sabato 5 settembre 2009

Lettera non spedita (II)


Carissima Alessandra,
rileggendo vecchie lettere uscite dal dimenticatoio di una scatola come insetti da una pietra spostata, ho scoperto di aver perso anche te. Oltre l’immagine del ventre bianco quando il bikini scivolò lontano sopra un pattino che spingemmo al largo, oltre quella tristezza che una notte ti avvicinò a me, oltre l’altalena rossa, oltre quel falò lungo la spiaggia io non ho mai saputo andare. Mai.
Quel che successe dopo, l’ho rimosso, dimenticato con facilità, come un ombrello quando è uscito il sole. Non so perché non ti telefonai, ignoro se in qualche modo ti offesi o se ti sfiduciai o ti stancai: so soltanto che la corrispondenza all’improvviso cessò e non tentai di riallacciare quel filo spezzato.
Ed ora eccolo lì il segno non colto, la chiave che portava alla tua porta e come un passe-partout riusciva ad aprirla. Scusa, Alessandra: so che ti ho delusa, mi accorgo solo oggi di essere fuggito, di averti abbandonata per viltà.
Ora è tardi per poter rimediare: probabilmente avrai annodato il filo a un altro capo più forte del mio.


Brenda K. Bretvik, "San Tropez II"

Nessun commento: