sabato 14 luglio 2012

Les jours d’antan


“Dov’è la vita che abbiamo persa vivendo? Dov’è la saggezza che abbiamo persa nel sapere? Dov’è il sapere che  abbiamo perso mettendo insieme nozioni?” THOMAS STEARNS ELIOT
Dove sono i giorni di ieri? Che ne è stato della scampagnata con la tovaglia a quadri, il cestino da picnic posato sopra, la bottiglia di vino bianco e l’anguria messi in fresco nell’acqua del torrente? Che ne è stato dei pomeriggi di spiaggia trascorsi a raccontarsi, a giocare a bocce, a riempire le caselle bianche della Settimana Enigmistica? Che ne è stato della luna di burro che si sdoppiava nel mare mentre la nostra ombra diventava tutt’uno con quella di un’altra persona? Che ne è stato dell’amore che abbiamo coltivato con tanta passione, che abbiamo fatto sbocciare e fiorire? E dei giorni di studio e di lavoro, messi in fila come un lunghissimo rosario?
E ancora: che ne è stato di ciò che abbiamo perso, delle occasioni fuggite, delle strade non prese? Che cosa sarebbe successo se quel giorno avessimo detto sì oppure no, se avessimo temporeggiato, se fossimo andati in un posto invece che in un altro, se avessimo incontrato una persona invece di un’altra?
E dov’è l’ingenuità dell’infanzia? Che ne è stato di quella dolce ignoranza che aveva in sé la sua saggezza? Eravamo sacchi vuoti da riempire ma avevamo già un’anima, una nostra capacità di distinguere bene e male, una morale, un’etica. In quei sacchi abbiamo messo molta farina, e ora non sappiamo più che cosa c’era sul fondo.
 

SPENCER COLEMAN, “BOTTOMS UP!”




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