sabato 18 gennaio 2014

Scelte

 

Ho incontrato la madre di Paola oggi: è venuta in ufficio per una consulenza fiscale. Le ho chiesto di salutarmi sua figlia e lei mi ha raccontato che adesso Paola sta passando un brutto momento, che rimane sola per tutta la settimana con i due figli piccoli mentre suo marito gioca e la situazione è ormai al limite di rottura. Ma “lui non ha le palle” neppure per andarsene.

E sempre oggi, mi sono imbattuto in Anna, che passeggiava con il figlio per il paese: anche lei ha una storia del genere alle spalle. Anche lei, come Paola, di cui è coetanea, si è imbattuta in uno smidollato – di genere diverso, il suo gioco sono le aule dei tribunali, ma la “droga” è la stessa – ed è riuscita ad evadere da quella prigione che adesso attanaglia Paola. Oggi il sorriso che illuminava il suo volto valeva più delle parole che diceva, sprizzava la libertà ritrovata accanto a un uomo che la rende felice.

Molti bivi ci si presentano, spesso nemmeno ce ne accorgiamo, eppure imbocchiamo una strada dalla quale è complicato se non impossibile tornare indietro: compiamo delle scelte e queste scelte talvolta ci traghettano nel mondo che sognavamo per noi, talvolta ci proiettano invece dentro un incubo dal quale non sappiamo risvegliarci. E poi ci sono altre scelte che non riusciamo a fare o che facciamo troppo tardi. Ci sono scelte che ci lacerano e scelte che ci liberano. Scelte difficili, comunque, ardue come una montagna da scalare. Scelte che spesso ci riempiono di paure e di dubbi. Scelte sospese tra il rabbioso pianto di Paola e il nuovo sorriso di Anna. Scelte che alla fine sono la nostra vita.

 

DURNFORD KING, “TWO WOMEN”

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