sabato 14 marzo 2015

I fantasmi di ieri

 

Io credo di essere un collezionista di ricordi, un seduttore di spettri.
GESUALDO BUFALINO

Leggevo ieri alcuni aforismi di Gesualdo Bufalino. Vi sono molti spunti di riflessione nella dolceamara ironia dello scrittore siciliano, ma uno in particolare mi ha fatto pensare: "Oggetti di tenerezza: le comparse nei film americani degli anni Trenta, i dischi New Orleans, i calendari dell'anno passato".

È quello che cerco: non vivere nel passato, che sarebbe irrealistico, ma vivere tenendo conto del passato. È per questo che mi emoziono per certi vecchi film o per storie che raccontano di tempi anche relativamente lontani: il bianco e nero è già di per sé oggetto di fascino. È per questo che amo piccoli borghi dove il tempo sembra non essere passato: la Rocca di Gradara, Castell'Arquato, Montepulciano. E Piazza dei Mercanti a Milano, se la si guarda in modo da ignorare il Mac Donald's e le insegne delle banche. E naturalmente città come Parigi e Praga, Roma e Firenze, e soprattutto Venezia, con quel suo particolarissimo essere fuori dal tempo.

In quei posti si respira - anche solo per pochi istanti - l'atmosfera che vado ricercando, lo si potrebbe chiamare il profumo ancestrale del passato: come certi mistici abbandonano il corpo e si osservano dall'esterno, così allora mi sento. E gli oggetti, per ritornare a Bufalino, mi riempiono di tenerezza...

 

Bennion

MIKE BENNION, “THE OWL SANCTUARY”

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