sabato 5 settembre 2015

La luna (86 volte piena)

 

La luna (86 volte piena senza lei, 2557 notti senza lei, notti di luna appesa in cielo o a stento indovinata o addirittura del tutto assente nel suo ciclo sinodico).

La luna (le piaceva quando era piena, grande e rotonda come una moneta d’argento sotto un fascio di luce - quante volte disputammo riguardo a cosa somigliasse: “Un’unghia” diceva - “No, una falce, un amuleto, un boomerang” replicavo. O ancora “Un piattino, una particola” e “Un disco di platino, una perla”).

La luna (come due ubriachi la vedevamo doppia ma era solo il mare che la rifletteva una sera fresca ai primi di settembre con la malinconia di un’altra estate finita e nel naso l’odore di salsedine e di resina).

La luna (“Lo sai che influisce sulle maree, sul vino, sulla semina, non so se hai letto Pavese”, “L’ho letto sì. E anche su noi donne, cosa credi?” ...E le stelle intorno alla bella luna tornano a nascondere l’immagine splendente quando piena e d’argento illumina come non mai tutta la terra).

La luna (“Fisicamente parlando è solo sassi e la bandiera senza vento a stelle e strisce e le orme dei piedi di Neil Armstrong”, “Ma tu pensa a Collins che rimase nel Lem, che rimpianti...”, “Mi sa che tu sei un po’ lunatica!”, “Sarà che sono nata di lunedì”).

La luna (il punto sopra l’I gigante, la promessa degli innamorati. “Baciami!”, “Ma ci vede la luna!” e il suo bacio era ancora più dolce per quel non so che di proibito. Ora che seduto qui da solo la guardo splendere nel cielo di un altro settembre, il mio sguardo è come magneticamente attratto dal disco bianco e dal ricordo di lei).

 

1992

 

Lee

FOTOGRAFIA © HENGKI LEE

Nessun commento: